“…colui che la difesi a viso aperto”

Farinata degli Uberti e Firenze tra Empoli e l’Inferno nel X Canto della Divina Commedia di Dante Alighieri

Riccardo Bruscagli

Storia

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Descrizione

Nel Canto X dell’Inferno, tra i miscredenti che negarono l’immortalità dell’anima, Dante incontra Farinata degli Uberti, il capo della fazione ghibellina vittorioso a Montaperti, nel 1260, sulla Firenze guelfa. Farinata – morto nel 1264, l’anno prima che Dante nascesse – rappresenta uno dei più eminenti fiorentini della generazione che aveva compiuto scelte capitali e partecipato a eventi irreversibili. È con quella eredità che Dante vuole misurarsi, sfidando, in una sorta di infernale anacronismo, il capo della fazione avversa: quel Farinata perseguitato post mortem, ma ancora vivo nella memoria della città. È uno scontro aspro, all’inizio, ma poi si stempera nel comune amore per la patria fiorentina, e si conclude con la riabilitazione postuma di Farinata. Chissà quale sarebbe stata la sorte della Toscana, dell’Italia e del mondo occidentale senza la luce della civiltà fiorentina, senza Farinata.

Autore

Riccardo Bruscagli è professore emerito dell’Università di Firenze, dove ha insegnato Letteratura italiana ed è stato preside della Facoltà di Lettere e filosofia. Ha insegnato e tenuto conferenze presso le più prestigiose università degli Stati Uniti, da Barnard e Columbia (New York), a Berkeley, Harvard e Yale. È uno specialista di letteratura del Rinascimento (ma non solo): i suoi studi su Dante, Ariosto, Tasso (e Carducci) sono riconosciuti a livello internazionale.

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