Descrizione
Alfonso Patanè, integerrimo dirigente comunale in un piccolo paese della Sicilia, conduce una vita grigia da quando sua moglie è morta. Un giorno, al cimitero, conosce Andrea, un giovane che lo accende di passione. Tra i due nasce un legame profondo. Patanè attende, con ansia, ogni domenica per incontrare il suo amato. Unico ostacolo al suo desiderio è la mentalità dei suoi compaesani, che lo costringe a districarsi in una rete di ricatti e maldicenze che si celano sotto un finto manto di buonismo e moralità.
Dopo L’uomo che amava i bambini, Maurizio Macaluso torna a occuparsi di uno scottante tema sociale, l’omofobia, ancora presente nella società contemporanea. Con uno stile accurato scandito da brani di lucido cinismo, l’autore fotografa una realtà che allontana gli uomini relegandoli in un paralizzante isolamento emotivo.
Autore
Maurizio Macaluso (1971) vive a Trapani e dal 1992 è giornalista pubblicista. Ha collaborato con diversi quotidiani regionali e settimanali, occupandosi di temi sociali e giudiziari. È sua l’inchiesta giornalistica da cui è scaturita la riapertura del caso della strage di Alcamo Marina. È autore dei libri L’uomo che amava i bambini (2015), La Cagna (2017), e Meglio un rospo arrapato che un principe attempato (2017).
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