Scienza è democrazia

Come funziona il mondo della ricerca

Maria Luisa Villa

con Guerini e Associati Edizioni, Libri

ebook 7,99 € | cartaceo 17,50 €

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Descrizione

La scienza moderna, affermatasi in Europa con la rivoluzione del ‘600, affonda le sue radici nelle polis della Grecia antica, dove emersero le condizioni di libertà intellettuale che l’hanno resa possibile. La rivoluzione dell’età barocca, impostando la ricerca come processo aperto, fondato sulla comunicazione pubblica dei risultati, diede avvio alla formazione di una rete informale tra pari, che negli anni si arricchì di prestigio e funzioni e prese il nome di comunità scientifica. Il consenso della comunità dei pari è l’arbitro ultimo del valore di una ricerca, perché la scienza richiede l’evidenza dei fatti, ma è la decisione collettiva della comunità a stabilire se questa evidenza è sufficiente per far accettare una nuova ipotesi. Chi vuole fare scienza deve rispettare questi principi: chi non li rispetta se ne mette fuori. L’ethos internamente democratico della scienza è stato violato più volte ma ha saputo auto-correggersi e si conserverà fino a che i risultati rimarranno pubblici e gli scienziati potranno continuare a giudicarli apertamente.

Autore

Maria Luisa Villa ha insegnato fino al 2010 come professore ordinario di Immunologia presso l’Università degli Studi di Milano, dove ha organizzato e diretto per molti anni la Scuola di Dottorato in Medicina Molecolare. Consapevole del mutamento del ruolo della scienza nella società attuale, ha inserito nel percorso formativo dei dottorandi seminari e tavole rotonde su temi di comunicazione scientifica, di trasferimento tecnologico e creazione di impresa. Dal 2009 è associata di ricerca all’Istituto di Tecnologie Biomediche (itb) del cnr, sezione di Segrate. Dal 2013 è socia corrispondente dell’Accademia della Crusca. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo L’inglese non basta. Una lingua per la società (Milano 2013). Per le nostre edizioni ha scritto La scienza sa di non sapere, per questo funziona (2016), vincitore del Premio nazionale di Divulgazione scientifica nel 2016 e ha partecipato al volume collettaneo L’italiano alla prova dell’internazionalizzazione (a cura di Agostina Cabiddu, 2017).

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