La canzone dei migranti

Fabio Rocco Oliva

Narrativa - Pesci Rossi, Romanzo-Racconti

ebook 4,99 € | cartaceo 11,99 €

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Descrizione

Jusuf, Laila e gli altri attraversano il Mediterraneo con la speranza di incontrare una nuova dimensione: quella di esseri liberi. Ma, approdati a Lampedusa, sono costretti a rendersi conto che il loro viaggio deve ancora iniziare. Tenacemente uniti davanti a un’umanità che li accoglie ma non li ama, troveranno nell’Aspromonte il riscatto dalle tante sofferenze. La canzone dei migranti è la storia della vita e del suo migrare, del continuo divenire dell’uomo, tra ciò che era un tempo e ciò che ancora non è.

Per te che non sei stato

Non hai visto tutto il mare
Non hai visto tutta la terra
E non hai conosciuto gli occhi
E le labbra degli uomini
Che di te cianciano
E su te posano lo sguardo.
Non ti ha ucciso un’onda infame
Né il legno andato in pezzi.
Cosa saresti stato?
Un frammento adagiato
Su una panchina
di fronte all’eterno scorrere del Tamigi?
Avresti venduto rose e
Sorrisi sotto la Torre Eiffel?
O avresti cotto il montone
A pochi passi dalla Porta di Brandeburgo?
La sabbia ha sputato
Sui tuoi sogni. Se mai
Hai avuto il tempo di inventarli.
Non ti ha ucciso l’onda
Né le schegge di un legno
Clandestino.
Di secolo in secolo
Sei stato umiliato
Denudato.
Ma ora hai inchiodato
Il tuo Piccolo viso
In quella schiuma che creò Afrodite
Dal seme di Zeus.
Ora hai affondato
Il tuo Piccolo viso
Nella sabbia,
Per non mostrare
Alle bestie
I tuoi occhi brillanti

© Fabio Rocco Oliva

Autore

Fabio Rocco Oliva è scrittore e giornalista pubblicista. Dal 2010 è autore di testi teatrali e di numerosi racconti pubblicati in antologie. Collabora con varie riviste, tra cui “Boxering” e “Teatri della Diversità”. Autore nel 2014 della biografia romanzata Patrizio Oliva. Sparviero. La mia storia (Sperling&Kupfer), La canzone dei migranti è il suo secondo romanzo.

Ne parlano

«è nato un libro unico, denso, vero: un romanzo che canta la pace e crede nella differenza non come una distanza da temere, ma come forza per rinsaldare il nostro presente.» Cristina Zagaria su “La Repubblica – Napoli”

«Per scrivere la sua storia Oliva dice di aver fermato i migranti per strada; di aver parlato con quelli accolti da alcune associazioni a Napoli; di aver letto libri di diritto internazionale e ascoltato tante altre storie. «Ho voluto raccontare i migranti oltre i numeri – commenta lo scrittore – per raggiungere le ragioni delle loro partenze e andare oltre i luoghi comuni». Ne La Canzone dei Migranti, quando ci sono differenze, sono sinonimo di ricchezza.» Antonio Lamorte su InChiostrOnLine

«La canzone dei migranti narra le vicende di un gruppo di richiedenti asilo dal loro viaggio fino all’arrivo in Italia, senza limitarsi al facile pathos del viaggio in mare ma andando oltre, per indagare quello che è il vero percorso dei singoli nella società italiana. […] Il pregio di Oliva è rendere umano ogni suo personaggio, anche ad un passo dall’abominio e dalla bestialità: è un abbrutimento che il lettore apprende con compassione, mai con giudizio.» facciunsalto.it

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