La classe operaia italiana

Con uno scritto sulla lezione della FIAT e un saggio di Giulio Sapelli

Giorgio Amendola

Filosofia, Libri

ebook 4,99 € | cartaceo 11,99 €

Amazon | Apple iBookstore | Bookrepublic | Giunti al Punto | Google Play | IBS.it | Kobo Books | LaFeltrinelli.it | Libreria Rizzoli | MondadoriStore

ordina il tuo libro

Descrizione

Uscito nel 1968 e oggi introvabile, La classe operaia italiana di Giorgio Amendola, è, come scrive Giulio Sapelli, un punto di riferimento per chiunque voglia capire la storia del nostro paese e del movimento operaio.

La tesi di Amendola partiva da una semplice constatazione: la maggioranza degli operai italiani lavorava in aziende piccole e medie e solo una minoranza nelle grandi fabbriche. Da ciò discendeva una conclusione politica: occorreva ribaltare tutta la linea allora prevalente nei tre grandi sindacati italiani e anche nei partiti della sinistra. Amendola scriveva da capo politico e con un fine politico, avanzando una tesi dirompente che lo isolò all’interno del PCI e che andò dimenticata nella successiva stagione dell’autunno caldo e del terrorismo.

Insieme a questo saggio presentiamo l’intervento di Amendola del 1979 sull’atteggiamento della classe operaia torinese nei confronti del terrorismo. Sulla lezione della FIAT pubblichiamo anche un saggio coevo di Giulio Sapelli: Grande impresa, comportamenti sociali e sindacato: il caso FIAT.

Autore

Giorgio Amendola (Roma 1907-1980) figlio di Giovanni Amendola, politico liberale ucciso dai fascisti, ed Eva Kühn, intellettuale lituana, si è formato nell’ambiente dell’antifascismo dell’Università di Napoli. Nel 1929 aderisce al partito comunista. Dopo l’arresto e la condanna del Tribunale speciale, riesce ad espatriare in Francia, dove, assume la direzione dei gruppi comunisti italiani. Rientrato in Italia nel 1943 fa parte del CLN e rappresenta il partito comunista nella Giunta militare. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Parri e nel primo gabinetto De Gasperi, è deputato in tutte le legislature e membro della Direzione del partito comunista italiano come maggiore esponente dell’ala riformista. È autore di molti libri tra cui Lettere a Milano (Editori Riuniti), La democrazia nel Mezzogiorno (Editori Riuniti), Programmazione e classe operaia (Editori Riuniti), Comunismo, antifascismo e Resistenza (Editori Riuniti).

Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano ed editorialista del “Messaggero”, è una delle voci più originali e fuori dal coro tra gli economisti italiani. Intellettuale poliedrico, unisce storia, filosofia, sociologia e cultura umanista in uno stile personalissimo e profondo. Le ultime pubblicazioni sono ilSapelli, blog di una crisi 2004-2014 (goWare), Il potere in Italia (goWare), Dove va il mondo? (Guerini e Associati).

Condividi su Facebook Twitter LinkedIn