Libertà fondamentali alla fine della vita. Riflessioni a margine della sentenza n. 242 del 2019 della Corte Costituzionale

P.G. Belloli, M. Clara, N. Colaianni, B. de Filippis, G. Fornero, F. Gallo, C. Lalli, I. Pellizzone, M. Riccio, P. Veronesi, V. Zagrebelsky

Pamphlet

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Descrizione

Con la sentenza 242/19, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di parte dell’art. 580 del codice penale, affermando la libertà del malato capace di intendere e volere, affetto da patologia irreversibile, dolorosa, di esercitare libertà fondamentali nelle scelte di fine vita. La decisione è scaturita dalla disobbedienza civile di Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, imputato per i reati di cui all’art. 580 del codice penale, per aver aiutato Fabiano Antoniani a ottenere il suicidio assistito in Svizzera e assolto dalla Corte di Assise di Milano in seguito alla sentenza 242/19.

Autore

L’Associazione Luca Coscioni è una associazione di promozione sociale per l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, tra cui l’abbattimento delle barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi in materia di scienza e auto-determinazione. Fondata nel 2002 da Luca Coscioni, docente universitario malato di SLA, l’Associazione promuove da anni azioni a livello nazionale e internazionale, come il referendum per abrogare la Legge 40 sulla “procreazione medicalmente assistita”, le proposte di legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia o la produzione, consumo e commercio della cannabis per tutti i fini e la promozione della libertà di ricerca scientifica.

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