Descrizione
Solo un governo di professori poteva pensare di accorpare le provincie di Pisa e Livorno.
Solo un governo di professori poteva pensare di mettere un’imposta sui gatti, cani e canarini.
Solo un governo di professori poteva tassare ogni chilo di patatine fritte con un euro.
Ebbene un governo così necessario da essere crudele, ha pensato la poetessa Flora Gelli, si merita delle rime: rime giocose, satiriche e pungenti, ma mai cattive. Neppure ciniche come le pasquinate! Sono rime che s’ispirano alla migliore tradizione del parlar schietto dei toscani, i soli a non avere paura dell’Inferno come diceva Curzio Malaparte.
In realtà non c’è molto da sorridere; “i professori non fan sconti” e “non va di moda la compassione” recitano alcuni versi delle poesie a cui consegniamo la parola per un epitaffio: “Ti abbiamo applaudito / in quell’inverno nero: / eri speranza dopo il caos / di stupide menzogne, / di corruzione, iniquità. / Ma quella luce attesa / per noi non si è accesa. / Esiste chi ci salverà / da questa nuova crudeltà?”.
Forse, come dice l’Economist, dobbiamo continuare a cercare un salvatore.
