Stefania Adriana Bevilacqua è nata Roma dove vive e svolge la professione di avvocato. Attualmente è dottoranda in Sociologia del diritto all’Università La Sapienza ove si occupa del diritto europeo. Ha effettuato un periodo di lavoro e di ricerca presso la Corte di giustizia dell’Unione europea. Il suo interesse di ricerca è l’analisi dei cambiamenti della società europea attraverso la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea. Collabora con la rivista “Il Foro Italiano” e ha pubblicato alcuni saggi in tema di diritto dell’Unione europea, come Il procedimento giudiziale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea come metodo di decisione universale (2018) e Le autonomie regionali e locali nell’ordinamento europeo: prospettive per il rafforzamento delle competenze (2019).
La Corte di giustizia dell’Unione europea
Un motore per l’integrazione dei popoli
Stefania Adriana Bevilacqua
Anno di pubblicazione: 2019
Quando si dice che la Corte di giustizia dell’Unione europea è il “motore dell’integrazione europea” lo si fa a ragion veduta. Questo saggio ci spiega perché.
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Descrizione
Descrizione
Quando si dice che la Corte di giustizia dell’Unione europea è il “motore dell’integrazione europea” lo si fa a ragion veduta. Essa, infatti, è stata l’istituzione europea che, più delle altre, ha saputo dare seguito alle intenzioni dei Padri fondatori volte alla creazione di uno spazio comune che non fosse solo economico, ma anche sociale e valoriale.
Infatti, la sua opera di armonizzazione degli ordinamenti nazionali, si è rivelata, con il tempo, uno degli strumenti più potenti di coesione dei popoli. E ciò anche nei momenti di stallo politico.
Questo saggio si propone di far emergere come questa sapiente opera si sia realizzata mettendo in luce essenzialmente il metodo di lavoro della Corte. In particolare si descriverà il dialogo tra i giudici europei e i giudici nazionali nella formazione del diritto europeo e delle tradizioni costituzionali comuni e si analizzeranno le tecniche utilizzate dalla Corte di giustizia per bilanciare le esigenze di integrazione e le istanze sociali e giuridiche degli Stati membri.