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Storie di donne. Autobiografie al femminile e narrazione identitaria

Simonetta Ulivieri, Irene Biemmi (a cura di)

Anno di pubblicazione: 2020

SKU: 9788881953905

Una riflessione a più voci sul tema della ricerca di genere, dell’autobiografia, della memoria individuale delle donne

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Simonetta Ulivieri insegna Pedagogia di genere e delle pari opportunità presso l’Università di Firenze, dove è preside della facoltà di Scienze della formazione. Da anni la sua ricerca è prevalentemente orientata allo studio del rapporto tra educazione e ruolo femminile, sia in relazione all’educazione delle bambine, sia riguardo alla formazione scolastica delle giovani donne, sia rispetto alla femminilizzazione del corpo docente, temi sui quali ha prodotto una vasta pubblicistica. Dal 2005 coordina e organizza a Livorno, in collaborazione con il Comune, la Scuola italiana delle donne pedagogiste.

Irene Biemmi è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Firenze. I suoi interessi di ricerca sono orientati verso le problematiche di genere in ambito scolastico, con particolare riferimento all’analisi critica dei materiali didattici, alla formazione degli/delle insegnanti e all’orientamento in ottica di genere. È Coordinatrice didattica del Master «Genere, pari opportunità e intercultura. Politiche socio-educative in contesti globali» attivo presso la facoltà di Scienze della formazione di Firenze.

Descrizione

Una riflessione a più voci su un tema centrale della ricerca di genere, quello della narrazione, dell’autobiografia, della memoria individuale e collettiva delle donne. C’è un filo rosso che unisce i contributi qui raccolti: la sottolineatura che il racconto di sé è uno strumento essenziale nel processo di costruzione identitaria, funzionale alla riappropriazione di una propria soggettività e, dunque, necessario alla strutturazione di un progetto di vita autentico, il più possibile libero dai condizionamenti di genere. Nello snodarsi dei vari saggi, lettrici e lettori vengono accompagnati in un percorso conoscitivo che inizia con la collocazione storica di quel periodo – il neo-femminismo degli anni Settanta – che ha portato alla luce il valore dell’autobiografia e della scrittura di sé per l’emancipazione femminile. Vengono quindi toccati alcuni temi strettamente correlati: la scrittura di sé come cura; l’importanza dei legami transgenerazionali nei processi di definizione delle identità femminili; i limiti imposti da un linguaggio androcentrico che non riesce a dare espressione al soggetto-donna; la funzione rigeneratrice del racconto nei processi migratori così come in altre situazioni di svantaggio sociale. Tutte queste voci, tutti questi studi rappresentano un’occasione di approfondimento della storia della formazione delle donne perché offrono un’inedita lettura pedagogica delle questioni di genere, orientata a un’idea di cambiamento e di trasformazione dei ruoli di genere, sia femminili che maschili.