Gabriele Coltro nato a Padova nel 1955, ha lavorato a “Il Gazzettino” dal 1977 al 2016. Cronista di nera e giudiziaria, si è occupato di terrorismo e mafia. È stato inviato nel Kurdistan iracheno nella prima guerra del Golfo. Ha effettuato réportage dai Balcani durante il conflitto serbo-bosniaco. È stato inviato in Albania con l’Operazione Pellicano e in Brasile per il programma ONU contro i campi di cocaina nel Sertão Central. A Gaza ha intervistato in esclusiva Yasser Arafat nel trentennale di Al Fatah. Ha diretto la redazione di Rovigo de “Il Gazzettino”.
Il tesoro del Duce
La vera storia dei valori sequestrati a Dongo alla colonna Mussolini e finiti al Partito Comunista
Gabriele Coltro
Anno di pubblicazione: 2018
A dodici anni esatti dai fatti, in un processo che non vide mai la fine, finché il velo dell’amnistia relegò nell’oblìo “l’oro di Dongo”
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Descrizione
Descrizione
Il Mussolini sconfitto della Repubblica sociale di Salò, una colonna di fascisti e tedeschi in fuga sulla via Regina che si inerpica sulla sponda sinistra del lago di Como, la fine del regime che s’arrende ad un manipolo di partigiani tra Musso e Dongo. L’esecuzione sommaria del duce, di Claretta e dei gerarchi. La scomparsa degli ingenti valori che il governo si portava appresso, finiti nelle casse del Partito Comunista di Togliatti. Gli omicidi del capitano Neri e della staffetta Gianna, testimoni scomodi del trafugamento del tesoro. Tutto ricostruito sulla base delle dichiarazioni dei 304 testi che la Corte d’assise di Padova ascoltò nel 1957, a dodici anni esatti dai fatti, in un processo che non vide mai la fine, interrotto dopo quarantaquattro udienze per il suicidio di un giudice popolare e mai più ripreso, finché il velo dell’amnistia relegò nell’oblìo “l’oro di Dongo”.