Giovanni Devoto (1903-1944), liberalsocialista, antifascista e soprattutto antinazista. Sposato nel 1932 con Giulia Falck, abbandona la cattedra di elettrochimica all’Università nel 1935 per malattia polmonare. Guarito nel 1937 dopo un soggiorno nel sanatorio di Davos, reso famoso dal libro La montagna incantata di Thomas Mann, viene assunto dal suocero come dirigente nelle Acciaierie Falck.
Gianluca Devoto, nato nel 1934 da Giovanni Devoto e Giulia Falck. Studia matematica e calcolo delle probabilità. È autore di diversi saggi e articoli su argomenti militari e strategici. Ha collaborato con l’Istituto Affari Internazionali e con il Centro Studi di Politica Internazionale.
Descrizione
«È già qualche tempo che ho intenzione di scrivere episodi di questi momenti turbinosi: ma è solo da quando l’Italia sente a fondo la guerra che questa intenzione si è fatta più chiara e decisa».
«Così mio padre inizia il suo diario, che è quello di un uomo da sempre appassionatamente interessato agli eventi cruciali di politica interna e internazionale. Si tratta, come è evidente anche dallo stile, spesso colloquiale, di un vero e proprio quaderno quotidiano, redatto velocemente – almeno prima della malattia – di sera. Il principale motivo di interesse per noi è proprio questo: cogliere dal vivo, quasi in diretta, il clima della guerra come è stato sentito in Italia. Risaltano, così, la palese inadeguatezza del regime fascista e neofascista rispetto alla gravità della situazione, e il caos assoluto dei primi venti giorni dopo l’armistizio, nei quali apparivano smarriti non solo i giovani ma anche gli organizzatissimi tedeschi che stavano occupando il Paese. Questo diario, per me, serve a far conoscere le idee di una persona di valore, sfortunata e onesta, e a prolungarne il ricordo». (Gianluca Devoto)