Nella crisi del capitalismo, dall’Italia al mondo

Giulio Sapelli

Economia e Finanza, Politica e società

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Descrizione

A metà degli anni Novanta coloro che prevedevano un’imminente crisi del capitalismo erano vilipesi e universalmente derisi. Erano un pugno di economisti eterodossi e fuori dal giro; dicevano che i bassi salari avrebbero prosciugato i mercati interni e che l’eccesso di rischi nella finanza avrebbe fatto esplodere il cuore stesso dell’accumulazione capitalistica. È quello che in effetti è successo: i mercati hanno mostrato i loro limiti strutturali, ma sarebbe un errore rispondere con un rinnovato statalismo e con nuovi protezionismi.

In questo saggio che si può leggere in poche ore, Giulio Sapelli, uno di quegli economisti eterodossi, continua l’eterodossia convincendoci che l’unica via di uscita dalla crisi è la frugale e leggera opera di trasformazione culturale che conduce gli attori dei mercati all’autoregolazione, un percorso che prende il nome di sussidiarietà.

Non vi resta che lasciarvi convincere!

Autore

Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano ed editorialista del Corriere della Sera, è una delle voci più indipendenti, originali e fuori dal coro tra gli economisti italiani. Intellettuale poliedrico combina storia, filosofia, sociologia e cultura umanista in uno stile personalissimo e pregnante.

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