Profughi: Vittime – Nemici – Eroi. Sull’immaginario politico dello straniero

Heidrun Friese (Trad. Tiziano Tanzini)

Filosofia, Libri

ebook 6,99€ | cartaceo 16,00€

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Descrizione

“Se delle persone si prendono il diritto di attraversare frontiere senza permesso, allora la mobilità sfida anche lo spazio della politica perché rompe l’ordine stabilito con cui le politiche sono legate allo spazio dell’organizzazione degli stati nazionali e al concetto di sovranità”. Heidrun Friese

Il corpo senza vita di un bambino portato dalle onde su una spiaggia turca, una fotografia sconvolgente che fa il giro del mondo. Ma come viene realmente vista? In una densa analisi che intreccia filosofia, sociologia e politica, lo sguardo di Heidrun Friese non si rivolge tanto alla condizione materiale dei migranti, largamente conosciuta e altrettanto largamente rimossa, quanto all’immagine che su di essi viene proiettata da parte di chi (istituzioni e partiti politici, organizzazioni di salvataggio, generici spettatori) è chiamato a misurarvisi. Per scoprire che alla fine le retoriche costruite sulla figura del profugo – non solo quella nutrita di pulsioni razziste dure a morire dello straniero-minaccia ma anche quelle di segno opposto dello straniero-vittima e dello straniero-eroe – lo spogliano della sua identità, lo lasciano alla mercé di interessi e strategie altrui e, soprattutto, non fondano alcuna politica.

Autore

Heidrun Friese è titolare della cattedra di Comunicazione Interculturale e di Teoria della Cultura all’Università (TU) di Chemnitz. Ha insegnato e diretto progetti di ricerca alla Humboldt-Universität di Berlino, all’École des hautes études en sciences sociales (Parigi), all’Istituto Universitario Europeo, IUE (Firenze), alla University of Warwick, all’Università Ebraica di Gerusalemme, alla University of California (Berkeley), all’Istituto HyperWerk (Basilea). Con goWare ha pubblicato Limiti dell’ospitalità. I profughi di Lampedusa e la questione europea.

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